L’attivita'
fisica mantiene giovane il cervello
Un camminata
in un parco, o un corsetta lenta possono allungare la vita del cervello,
rallentando il rischio di demenza e la progressione delle malattie
neurodegenerative. Ad affermarlo è uno studio della Mayo Clinic (Usa),
pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings. I ricercatori hanno esaminato
migliaia di lavori scientifici sull'argomento e hanno stabilito che lo sport
aerobico, dove lo sforzo prolungato nel tempo aiuta l'efficienza dell'apparato
cardiocircolatorio, può preservare anche le capacità cognitive. Dimostrando
quindi l'importanza dell'antica locuzione latina 'Mens sana in corpore sano',
ovvero la stretta relazione tra benessere fisico e mentale.
Secondo gli
scienziati anche svolgere semplici attività quotidiane all'aria aperta, come
spalare la neve o rastrellare le foglie in giardino, equivale a un esercizio
fisico che genera i fattori nutritivi cellulari in grado di migliorare il
funzionamento del cervello. Rendendo più attive anche le connessioni cerebrali,
ovvero la neuroplasticità. "Siamo giunti alla conclusione - afferma Eric
J. Ahlskog, neurologo della Mayo Clinic - che un allenamento aerobico può
prevenire la demenza e il decadimento cognitivo (lieve) del cervello. Inoltre
può aiutare a modificare favorevolmente questi processi una volta che si sono
innescati nel paziente".
Tratto da Univadis ,
9 settembre 2011
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