giovedì 15 settembre 2011


L’attivita' fisica mantiene giovane il  cervello

Un camminata in un parco, o un corsetta lenta possono allungare la vita del cervello, rallentando il rischio di demenza e la progressione delle malattie neurodegenerative. Ad affermarlo è uno studio della Mayo Clinic (Usa), pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings. I ricercatori hanno esaminato migliaia di lavori scientifici sull'argomento e hanno stabilito che lo sport aerobico, dove lo sforzo prolungato nel tempo aiuta l'efficienza dell'apparato cardiocircolatorio, può preservare anche le capacità cognitive. Dimostrando quindi l'importanza dell'antica locuzione latina 'Mens sana in corpore sano', ovvero la stretta relazione tra benessere fisico e mentale.
Secondo gli scienziati anche svolgere semplici attività quotidiane all'aria aperta, come spalare la neve o rastrellare le foglie in giardino, equivale a un esercizio fisico che genera i fattori nutritivi cellulari in grado di migliorare il funzionamento del cervello. Rendendo più attive anche le connessioni cerebrali, ovvero la neuroplasticità. "Siamo giunti alla conclusione - afferma Eric J. Ahlskog, neurologo della Mayo Clinic - che un allenamento aerobico può prevenire la demenza e il decadimento cognitivo (lieve) del cervello. Inoltre può aiutare a modificare favorevolmente questi processi una volta che si sono innescati nel paziente".

 Tratto da Univadis , 9 settembre 2011

 Elena Bosi, Pediatra Milano




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