lunedì 17 maggio 2010


iPIANTE MEDICINALI IN SARDEGNA di Enrica Campanini

Firenze, 24 Maggio ore 17, Biblioteca Nazionale Centrale

Presso i suggestivi spazi della storica Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze lunedì 24 maggio alle ore 17 è di scena la Natura, declinata nelle molteplici rappresentazioni che vedono le piante protagoniste assolute di un volume fresco di stampa e di una preziosa esposizione di straordinari libri rari che hanno sfidato il tempo. La circostanza del felice connubio è l’occasione per la presentazione dalla nuova fatica editoriale di Enrica Campanini, medico esperto in fitoterapia e piante medicinali, che con molta passione ha restituito nell’opera Piante Medicinali in Sardegna, appena edita dalla Ilisso, uno studio rigoroso e approfondito che intreccia medicina, fitoterapia, medicina popolare, storia, letteratura, etno-antropologia e folklore. Il volume, le cui scelte grafico estetiche ne fanno un’opera godibile e di facile consultazione, è ricco di contenuti e di immagini frutto di un’apposita campagna fotografica che ha portato l’argentina Nelly Dietzel, autrice delle oltre 600 foto, a esplorare numerosissime aree della Sardegna in rigoroso sincronismo con gli stadi stagionali delle diverse specie pubblicate. Un viaggio nella bellezza della natura arricchito dalle testimonianze del prof. Pier Luigi Cabras, ordinario di psichiatria all’Università di Firenze e dalla giornalista Mariella Di Stefano, che affiancheranno l’autrice nella presentazione. Aprirà l’incontro il saluto della dott.ssa Antonia Ida Fontana, Dirigente della Biblioteca Nazionale Centrale. Per l’occasione, ed è la prima volta per alcune di queste rarità,saranno esposti antichi erbari a stampa e manoscritti della fine del 700 e incunaboli di grande pregio, che documentano la perizia e la raffinatezza di chi nel passato si è cimentato nello studio di questo affascinante ambito e ne permettono la riscoperta – quando non la scoperta – dell’oggettiva utilità d’impiego (quello officinale), rivelando ritmi, assonanze e qualità estetiche sorprendenti. Un incontro tra studi antichi e recenti dunque che ben si inserisce nella rinnovata, anche se ancora insufficiente, attenzione al mondo della Natura sempre più insidiato dalla‘barbarie’ moderna.

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