" Sono meno della metà i genitori italiani che utilizzano la medicina non convenzionale per curare il figlio. Il comitato scientifico del focus "Nuove tendenze in diagnostica e terapia pediatrica" ha analizzato il rapporto tra medicina non convenzionale e pediatria con un'indagine che verrà presentata oggi a Bologna nell'ambito del convegno "Nuove tendenze in diagnostica e terapia pediatrica" (fino al 27 settembre, organizzato da Società di Pediatria, di Tossicologia e di Farmacologia). La ricerca ha preso in esame 600 genitori con almeno un figlio non maggiore di 10 anni che avessero già utilizzato questo tipo di farmaci. A tutti sono state poste 12 domande chiuse, molte delle quali a risposta multipla. Il 75% degli intervistati ha dichiarato di conoscere l'omeopatia e di averne fatto uso almeno una volta; bene la Fitoterapia ma scarsa quella sui fiori di Bach: solo il 23,9% degli intervistati ha curato il proprio figlio almeno una volta con questi rimedi. I dati più sorprendenti riguardano l'osteopatia e la chiropratica: quasi la metà dei genitori interpellati ignorava il significato di queste parole.In media, chi ricorre a cure non convenzionali lo fa nella convinzione che si tratti del rimedio più naturale e il 54,3% dei genitori la ritiene una terapia adatta ai bambini, tanto che nella maggior parte dei casi le prime somministrazioni avvengono sotto i 3 anni e per curare malattie come l'otite, il mal di gola o il raffreddore. Solo il 17,4% degli intervistati, però, considera questi farmaci davvero più efficaci di quelli tradizionali. Risultati di efficacia ottimi o discreti per oltre il 95% di intervistati; costo della cura superiore ai farmaci tradizionali per il 58% dei genitori. Per questo se ne chiede (89,6%) la rimborsabilità."
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