La Federazione nazionale degli ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo) con il contributo dell’Associazione Nazionale dei Medici per l’Ambiente (Isde) ha varato una Carta sulla tutela della Salute e dell’Ambiente (Padova,maggio 2008) frutto di un anno di lavoro comune tra Fnomceo e Isde Italia. La Carta indica i principi per una corretta analisi e gestione dei problemi ambientali e rappresenta una sorta di decalogo per stabilire il percorso da intraprendere per attuare una corretta prevenzione. L’inquinamento ambientale, infatti ,sta producendo seri danni alla salute, tanto che il 75% delle patologie e delle cause di morte è associato al degrado ambientale e a stili di vita scorretti. Secondo recenti studi, hanno sottolineato gli esperti, danni possono aversi anche dalle molteplici sostanze chimiche che vengono utilizzate quotidianamente: la maggior parte, infatti, non è ancora stata adeguatamente testata e valutata in termini di sicurezza. La Carta di Padova sancisce come la tutela dell’ambiente sia un dovere per il medico ed una sfida per la medicina: “La professione medica non è rivolta con la cura delle malattie (diritto alla vita) al solo miglioramento e all’allungamento della vita, è altresì indirizzata alla prevenzione delle malattie tramite l’individuazione dei possibili fattori nocivi immessi nell’ambiente e la promozione dell’ambiente e salute (diritto alla salute)….La professione abbraccia l'etica della responsabilità, che supera l'ambito individuale si impone su scala mondiale per le ripercussioni che attengono ai nostri comportamenti che si riflettono su scala planetaria e riguardano il destino delle generazioni future”.
Enrica Campanini, medico, Firenze
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