mercoledì 3 settembre 2008

...Un pò di orzo per cominciare...

Scorrendo Pubmed ho trovato un interessante articolo pubblicato nel 2003 dalla rivista Homeopathy di cui vi riporto l’abstract:

“Il processo di dinamizzazione mediante il quale sono preparati i medicinali omeopatici solleva il problema che questi farmaci possano avere solo effetto placebo, dal momento che teoricamente non contengono più le molecole attive della sostanza diluita. Studi “Plant models" permettono di esaminare l’efficacia delle soluzioni preparate omeopaticamente. Lo studio eseguito ha esaminato gli effetti di una preparazione omeopatica di acido gibberellico (HGA3) sulla performance di germinazione dei semi di orzo (Hordeum vulgare L.). L'effetto di HGA3 (4-200 CH) sul livello di germinazione dei semi e sullo sviluppo delle piantine è stato confrontato con i dati ottenuti utilizzando l’acido di gibberellico (GA3)e con una sostanza di controllo (acqua distillata).
Il grado e il tipo di risposta era dipendente dal livello di vigore del seedlot (semi campione). Trattando i semi da tre gruppi di diversa vigoria con HGA3 si è ottenuto un considerevole accrescimento delle piantine. I semi di alto-vigore trattati con HGA3 4 - 30 e 200 CH hanno germinato più velocemente e le radici dei seedlots di medio-vigore trattati con HGA3 15 CH sono risultate più lunghe. Sono stati dimostrati inoltre effetti bifasici di HGA3. Questo studio, con la riuscita germinazione dei semi di orzo, ha dimostrato la capacità di HGA 3 di produrre una risposta biologica. "
Enrica Campanini, medico, Firenze

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