Roma, 25 mag. (Adnkronos Salute). Il 20% degli italiani soffre di allergie, e nel 2020 si raggiungerà il 25%: un connazionale su 4. Se poi si contano anche tutti gli episodi sporadici, le cifre del problema arrivano quasi a raddoppiare. E i bambini sono la categoria più esposta. Questi gli argomenti al centro del II Congresso nazionale della Federazione delle società italiane di immunologia, allergologia e immunologia clinica (Ifiaci), che si è svolto a Roma dal 25 al 28 maggio, all'Ergife Palace Hotel.
Il principale incontro di allergologia e immunologia clinica in programma nel 2011 - riferisce una nota - riunisce oltre 800 specialisti della Società italiana di allergologia e immunologia clinica (Siaic), dell'Aaito (allergologi territoriali ospedalieri) e della Società italiana di immunologia, immunologia clinica e allergologia (Siica).
"Nell'arco di pochi anni - spiega Massimo Triggiani, presidente eletto della Siaic e docente di allergologia e immunologia clinica all'università Federico II di Napoli - se non saranno adottate opportune misure di prevenzione e diagnosi precoce, l'incidenza di casi di allergie potrà raggiungere anche il 40% sull'intera popolazione".
Il programma scientifico elaborato dalle tre società ha rappresentato per tutti i partecipanti un valido aggiornamento sui principali aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici, terapeutici e gestionali delle malattie allergiche ed immunomediate. Sono in fase di sperimentazione nuovi sistemi per diagnosi di allergie complessi - continua Triggiani - Anziché limitarsi a identificare in generale l'alimento o gli alimenti a cui si è allergici, con la “diagnosi molecolare “si scoprirono direttamente le proteine che causano l'allergia. Ad esempio, l'allergene che c'è nei crostacei è molto simile a quello che si trova nell'acaro della polvere. Ed è importante saperlo per chi presenta una delle due allergie conclamate. I pazienti che presentano sensibilizzazioni multiple potranno quindi identificare la componente che causa il problema senza grandi quantità di test e potranno eventualmente essere trattati con terapie desensibilizzanti mirate. Lo studio procede con la diagnostica in vitro, tramite un semplice prelievo di campione di sangue". La società in cui viviamo, sempre più pulita e sterilizzata - avvertono gli esperti - influenza e rende più fragile il nostro sistema immunitario che, non avendo più lavoro di difesa contro le infezioni da svolgere, arriva a commettere errori frequenti, come le reazioni nei confronti di allergeni che in realtà sono innocui. La presenza di varie allergie e di vari livelli di incidenza impongono un nuovo modo di curare la popolazione, non più in modalità generalizzate ma tramite terapie personalizzate.
Elena Bosi, Pediatra Milano
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