mercoledì 14 maggio 2008

Piante medicinali e dipendenza nicotinica

Questo articoloStudio osservazionale sull'uso di un integratore amino-fitoterapico nella cessazione dell'abitudine tabagica” (Tinghino B et al., Tabaccologia 2003;3:18-22) può rappresentare uno spunto interessante per lo studio e la ricerca. Ecco l’abstract:
Introduzione. Diverse molecole di origine vegetale sono potenzialmente utili per ridurre l'intensità dei sintomi astinenziali correlati alla disassuefazione da fumo o per contrastare gli effetti dannosi che il tabacco esercita sull'organismo. Si tratta di sostanze ad azione indiretta,che da sole non possono essere validate col significato di terapia specifica nella dipendenza nicotinica, ma che possono utilmente intervenire con funzione complementare avendo un effetto ansiolitico, digestivo, antiossidante ed epatoprotettore (Escholtzia californica, Valeriana, Biancospino, Melissa, Camomilla, Passiflora, Tiglio ; Carciofo, Tarassaco, Bardana, Betulla, Cardo Mariano, Genziana; Vite rossa, Rusco)
Materiale e metodi. Le osservazioni qui riferite si riferiscono ad un campione di 80 soggetti, di cui 65 trattati con un integratore amino-fitoterapico e 15 non trattati.
Risultati. Tra il gruppo di soggetti trattati si è osservata una tendenza, non significativa, ad una più alta percentuale di disassuefazione testata ad un mese dalla fine del trattamento (84,6% vs 73,3%), ed in particolare un indice di soddisfazione (autovalutato) elevato per quel che riguarda l'efficacia sul piano ansiolitico (100%), sul tono dell'umore (98%), nonché sul "buon funzionamento" dell'intestino (98%)
Conclusioni. La scarsa numerosità del campione indica tuttavia la necessità di studi più ampi.

Enrica Campanini

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